Alla ricerca dell'intelligenza surrogata

1 aprile fascismo francesco scura liliana segre woody allen Apr 01, 2023
Governo

Oggi è proprio un giorno particolare, di quelli divertenti, pieni di vita e di vitalità, uno di quei giorni in cui cerchiamo tutti di dare il massimo, di superare anche le più alte aspettative sociali spingendoci oltre e lanciando non solo il cuore, ma soprattutto la testa oltre l’ostacolo.

 

E i componenti dell’attuale governo della nostra Repubblica negli anni sono stati dei veri maestri, degli esegeti illuminati che hanno segnato (e scavato) la strada della sapienza e della verità, in una parvenza di primo aprile che duri tutto l’anno o, nei casi irreversibili, anche tutta una vita.

Sapienza, saggezza e verità

Giorgia, 39 anni: "Certo che sono stata in Inghilterra, sono stata a Dublino!".

Matteo, 42 anni: "Il migrante è un gerundio".

Eugenia, 69 anni: “Io sono femminista e le femministe non hanno mai considerato l’aborto un diritto, l’aborto è il lato oscuro della maternità”.

Luigi, 32 anni: "Con la prossima manovra economica sarà abolita la povertà".

Giorgia, 39 anni: "Ecco il nuovo super-aereo voluto da Renzi: con 200 milioni si poteva almeno mettere il tricolore nel verso giusto”, ma subito l’Aeronautica Militare chiarisce: “Si tratta di una convenzione aeronautica che parte dal fatto di considerare la prua del velivolo come il pennone a cui è appesa la bandiera”.

Luigi, 30 anni: “Il referendum lui stesso lo sta facendo diventare un voto su questo personaggio che ha occupato con arroganza la cosa pubblica, come ai tempi di Pinochet in Venezuela”.

Simone, 49 anni: “È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia”.

Matteo, 48 anni: “La seconda ondata di coronavirus l’avevano prevista anche i tombini!”.
Ma sette mesi prima: “Perché dovrebbe esserci una seconda ondata di coronavirus?”.

Franco, 62 anni: "Una sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma da 5.000 euro a 100.000 euro per chi continuerà a macchiarsi di forestierismo linguistico, ovvero a utilizzare termini non della lingua italiana innanzitutto nella pubblica amministrazione".

Luigi, 33 anni: “Come la Francia, con la sua tradizione democratica millenaria”.

Giorgia, 45 anni: “In Venezuela ci sono milioni di persone che stanno morendo di fame, sono cristiani, sono spesso di origine italiana… io dico: ci servono immigrati? Prendiamoli in Venezuela!”.

Guido, 54 anni: “Nana malefica, sei la mia stalker personale!” e Giorgia, 40 anni: “Io e te come Masha e Orso!”.

Lorenzo, 38 anni: “Le famiglie gay non esistono”.

Giorgia, 42 anni, pubblica on line una fotografia del Parlamento deserto accusando tutti i parlamentari di assenteismo, ma, poco dopo, un deputato risponde pubblicamente: “Se vuoi lavorare, ci trovi al quarto piano di Montecitorio nelle varie commissioni”.

Matteo, 43 anni: “Se un bambino cresce con genitori o un genitore gay, parte da un gradino più sotto, parte con un handicap”.

Ignazio, 75 anni: "I partigiani non hanno ucciso nazisti, ma una banda musicale di pensionati”.

Giorgia, 43 anni, in un’intervista televisiva confonde la Slovacchia con la Slovenia e, quando viene corretta, risponde “Sì, vabbè!”.

Simone, 49 anni: “Secondo me il cognome paterno non è da considerare come un retaggio patriarcale ma come il regalo più prezioso che un padre possa fare ai figli, la madre dona il corpo, il padre consegna l’appartenenza a una storia, a una comunità, a una famiglia”.

Giorgia, 44 anni: “I provvedimenti governativi perseverano sulla strada della repressione delle libertà scegliendo di colpire le solite categorie odiate dalla sinistra: ristoratori, albergatori, palestre e piscine”.

Matteo, 49 anni: “Io non ho mai fatto una campagna contro gli immigrati”.

Antonio, 69 anni: "La donna non è una macchinetta delle sigarette, l'utero di una donna non deve essere utilizzato per sfornare figli come se fosse un forno dove si sfornano le patate arrosto".

Giorgia, 43 anni: “Non possiamo dire che oggi, nella realtà italiana, gli omosessuali siano discriminati”.

Massimiliano, 51 anni: “Se l'obiettivo è quello di legittimare la fluidità sessuale e il genere neutro, lì noi non ci stiamo! Quelle sono logiche di mercato: lo sappiamo tutti, se c’è il genere neutro è più facile vendere smalti anche agli uomini”.

Eugenia, 60 anni: “Ritengo che la definizione di un nuovo reato penale come l’omofobia rappresenti un reale pericolo per la libertà di espressione nel nostro Paese”.

Matteo, 50 anni: "Ci vuole un po' di buonsenso, i bimbi non sono né frigoriferi, né auto".

Giorgia, 45 anni: “Non so cos’altro servi per dire che tutto questo è stato fallimentare”.

Silvio, 83 anni: “Una delle cose che faremo noi col prossimo governo è aumentare a mille euro, per tredici mensilità, le pensioni minime”.

Giorgia, 45 anni: “Nella morra cinese della sinistra, clandestino batte donna violentata”.

Matteo, 50 anni: "Chissà se tra un po’ non troveranno a Bruxelles altre valigie piene di denaro contante che arrivano dalla Cina per votare certe leggi che sono anti-italiane, anti-europee e favoriscono solo il gigante oltreoceano".
Sì, la temibilissima Cina d'oltreoceano.

Nulla e anche di più

Si potrebbe continuare all’infinito, in un vortice inarrestabile di nulla e anche di più, ma ci sono due ultime pietre tombali sul futuro di questo Paese.

Eccole, apparentemente off-topic, ma magicamente permeate della miglior cultura conservatrice.

Enrico, 39 anni (sindaco del Comune che ha negato la cittadinanza a Liliana Segre): “Io sinceramente mi sento completamente antisemita, ripeto, sono convintamente antisemita, nessun dubbio su ciò… ripeto, sono convintamente antisemita, ma è una cosa più forte di me… no, pardon… avete ragione, intendevo l’esatto contrario!”.

Luca, 53 anni (presidente della Regione Veneto): “Il diabetico, il cardiopatico, l’iperobeso, l’oncologico, insomma, tutte le disabilità, le fragilità… i car… i cargiver, cioè coloro che fanno da autisti, tra virgolette, cargiver, no? Portano in giro il disabile, no?”.

Aveva ragione Woody Allen: "Credo che ci sia là fuori qualcosa che ci guarda, purtroppo è il governo".

 

Francesco Scura '23

 

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