Codice etico, non dadaista

Il codice etico della Rai (etico, non dadaista, e neanche un po' futurista) recita testualmente "Il servizio pubblico radio-televisivo afferma e tutela la libertà, la completezza, la trasparenza, l'obiettività, l'imparzialità, il pluralismo e la lealtà dell'informazione".

 

Per qualche curioso refuso interpretativo, però, l'attuale governo della nostra Repubblica, con l'audace piglio dei tempi che furono, ha fatto di tutta l'erba un fascio tra sostituzioni etniche, etiche, amministrative e di condotta, in un'idea di spoils system degna di un episodio di "Stargate".

Il sistema del bottino

Breve nota storica: lo spoils system (letteralmente "sistema del bottino") è il ricambio dei vertici della pubblica amministrazione in funzione del cambio di governo.

La pratica, nata negli Stati Uniti nella prima metà del XIX secolo con lo scopo di perseguire con la massima efficacia gli obiettivi politici, ha assunto nel tempo, soprattutto in Italia, il significato di "clientelismo", italica peculiarità ben alimentata da ogni alternanza di potere.

Servizio pubblico

Torniamo alla trasparenza e all'imparzialità, storiche prerogative del nostro servizio pubblico: il nuovo direttore generale è Giampaolo Rossi, arrivato finalmente su una poltrona di quelle che poi tanto gli amici credono che stai scherzando, dopo aver condiviso qua e là pareri equanimi e opinioni intrise di rispetto e democrazia.

Raffinato editorialista, anima del "Natale dei conservatori" (non è uno scherzo, è la kermesse annuale del partito di governo) e del "Manifesto dei conservatori per Roma: città del futuro" (così votata al futuro da ricalcare il titolo omonimo del 1972 di Giuseppe Prezzolini), ha dispensato saggezza e profondità di pensiero sui temi più disparati.

Perle ai porci

Parità di genere: "Femministe vomitate da una caricatura... cianfrusaglie travestite da donne".

Uguaglianza: "Il nigeriano e il buonista sono la feccia di questo Paese, feccia che andrebbe messa nella condizione di non nuocere".

Scenari internazionali: "Putin è l'unica speranza per scongiurare una crisi internazionale", nutrendo analoga ammirazione per Benjamin Netanyahu e Viktor Mihály Orbán.

Covid: ha definito Sergio Mattarella "Dracula" per la gestione golpista della campagna vaccinale.

Archetipi del nemico: "L'intellettuale impegnato", "Il volontario delle O.N.G. con i soldi di Soros", "Il fighetto radical-chic con il culo degli altri".

E ancora: "Per capire chi è George Soros, speculatore globalista con il vizietto di destabilizzare governi democraticamente eletti, bisogna leggere Il signore degli anelli e Shelob, il malefico essere a forma di ragno inventato da Tolkien".

Notizie false, ma comode

Per non parlare poi della ripetizione ossessiva delle fake news (sistematicamente smontate) sulla storia di Giuseppina Ghersi, tredicenne che sarebbe stata stuprata dai partigiani per un tema di elogio a Mussolini: come scrive Paolo Mossetti "Un tipico caso di falsa attribuzione, come ricorda il collettivo Wu Ming, con numerosi dettagli cruenti aggiunti man mano che la storia di Ghersi veniva trasmessa da fonti di destra o nostalgiche, con collegamenti arbitrari e ricostruzioni inattendibili".

Il signor Rossi

Nel 1971, su Epoca, Pietro Zullino cristallizzava una realtà tutt'altro che rassicurante: "L'informazione radiotelevisiva finisce quasi sempre per far prevalere elementi ufficiali, addomesticati, in ultima analisi poco credibili".

Nel 2023, più di cinquant’anni dopo, il signor Rossi è il degno prodotto della sostituzione etica del nostro sistema formativo e culturale.

 

Francesco Scura '23