I 7 progetti della XXXVIII missione Italiantartide

angelo lupi antartide chiara bellini daniela accettella laura bassi laura crispini leonardo langone luca gasperini mario la mesa pasquale castagno tommaso tesi Jan 12, 2023
 

La nave oceanografica Laura Bassi si sta avvicinando sempre di più alla base antartica italiana Mario Zucchelli.

 

Ha attraversato giorni di mare in tempesta mettendo a dura prova l’equipaggio, le onde altissime hanno costretto molti alla quasi immobilità, anche uno dei nostri, incredibile a pensarlo, è stato atterrato dal mare grosso e adesso, che ormai si naviga su onde pacifiche, il lavoro è diventato frenetico.

Riprese in punta di piedi

Bisogna recuperare il tempo perso, tutti presi dai propri compiti, corrono a destra e a manca dando attenzione allo stretto necessario, noi che li spiamo con le telecamere in mano siamo quasi d’intralcio, come non comprendere, e infatti ci si muove in punta dei piedi.

Il materiale video e foto ancora non arriva in grandi quantità perché la connessione non è ancora stabile, ma appena lo sarà potremmo condividere con chi ci legge queste prime settimane di navigazione.

Ormai nessuno guarda più l’orologio, un po’ perché il tempo stringe, un po’ perché il sole è sempre presente: come tutti sappiamo in Antartide si hanno 9 mesi di sole costante e 9 mesi di notte altrettanto costante, il ritmo circadiano umano ci mette giorni ad adeguarsi, ma la mole e la frenesia del lavoro lo fanno dimenticare.

La base in Antartide

Alla base l’equipaggio sbarcherà per qualche giorno, il tempo di lasciare i container contenenti beni di necessità a chi vive e lavora alla base Mario Zucchelli e poi la nave salperà di nuovo per riprendere le attività di ricerca. 

A noi che assistiamo dal computer a tutte queste operazioni non rimane che mantenere la vostra attenzione continuando a presentarvi i diversi personaggi che animano le attività di ricerca della XXXVIII missione Italiantartide: oggi vi presentiamo il coordinatore scientifico di tutti i progetti che si stanno portando avanti sulla Laura Bassi: Pasquale Castagno.

Il suo compito è quello di coordinare i 6 progetti finanziati dal Ministero dell’università e della ricerca a cui si aggiunge un settimo dell’I.I.M. - Istituto Idrografico della Marina Militare, che si occupa di effettuare la cartografia di alcuni fondali in prossimità della base antartica italiana Mario Zucchelli.

"Fotografie" del cambiamento climatico

Tutti i diversi progetti, come abbiamo visto nei post precedenti, hanno lo scopo comune di raccogliere e analizzare dati che andranno a formare una fotografia di quello che è stato il cambiamento climatico terrestre del passato più remoto, quello più recente, di prevedere l’andamento del prossimo futuro e di vagliare le diverse reazioni naturali che la Terra ha messo in atto davanti a tali variazioni.

I 6 studi sono tutti diversi, coordinati da ricercatori diversi, ma alcuni membri dei team partecipano trasversalmente a più di un progetto, affinché divenga più semplice interfacciare i dati e avere uno sguardo globale più comprensibile.

Quali sono questi progetti?

  • Il progetto CAIAC, di Angelo Lupi, ha lo scopo di analizzare l’atmosfera e il tasso di riscaldamento lungo la rotta della nave.
  • Il progetto BIOCLEVER, di Mario La Mesa, che si occupa di studiare la struttura delle popolazioni di pesci in funzione della dinamica oceanica.
  • I progetti DISGELI di Luca Gasperini, BOOST di Laura Crispini, LASAGNE di Leonardo Langone e GRETA di Tommaso Tesi, sono tutti progetti geologici di studio dei sedimenti che permetteranno di comprendere quale è stata la temperatura degli oceani e la sua variazione negli ultimi 2000 anni.
  • Il progetto ISOBATA di Daniela Accettella è incentrato sulla batimetria, ossia sulla morfologia del fondale oceanico e i suoi cambiamenti in funzione delle correnti.
  • Il progetto MORSEA di Pasquale Castagno che si occupa di misurare alcune caratteristiche dell’oceano come la salinità, la temperatura, la velocità delle correnti a partire dal 1995 a oggi.

 

Chiara Bellini '23

 

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