L'ambiente e l'aggravante politica del 5 giugno

5 giugno ambiente francesco scura fumetti libri panda zut Jun 05, 2023
Morgana Production
L'ambiente e l'aggravante politica del 5 giugno
3:30
 

Nel 1989, poco più che diciottenne, andai a votare per la prima volta e per le elezioni europee: non ricordo molto di quel periodo, ma la mia identità dell’epoca era stata attraversata (e formata) da alcuni libri e da una moltitudine di fumetti.

 

"L'autobiografia di Malcolm X", "Il barone rampante", "Il deserto dei Tartari" si erano insinuati tra numeri e numeri di Sturmtruppen, Lupo Alberto, Mafalda, Martin Mystère, Alan Ford, Dylan Dog, Pentothal, Cattivik, Ken Parker, Satanik, La compagnia della forca, Kriminal e poi qualsiasi altra cosa che suonasse off-trans-meta-post-maggiore-età.

 

Poi c’era anche qualcosa di periodico, sicuramente di stampo anarchico-militante, insieme a due pubblicazioni americane sulla Terra piatta e sulla Terra cava (ed erano due diverse, per quanto arduo da credere), oltre all’amore giovanile e mai più neanche sfiorato per Zut, rivista-zine che solo in anni recenti ho scoperto essere satirico-situazionista.

All’epoca infatti mi sembrava solo molto divertente.

Il panda del supplizio

Poi c’era il W.W.F. con il suo panda, il suo tutt’altro che simpatico panda: già all’epoca lo guardavo con sospetto, ma evidentemente non abbastanza, dato che poi, proprio nel 1989, andai a votare con la conclamata consapevolezza dei miei 18 anni (e la patente di libertà appena raggiunta) un simbolo verde, solare, già anacronisticamente sorridente.

Oggi, 5 giugno 2023, è la Giornata mondiale dell’ambiente: da quel 1989 sono passati più di trent’anni e, insieme agli anni, anche una miriade di governi che sull’ambiente hanno parlato, immaginato proposte, programmato iniziative, elaborato previsioni e, soprattutto, buttato al vento ogni possibile opportunità di indirizzare concretamente le lotte per l’ambiente in una battaglia sociale e di salute a tutti gli effetti.

Oggi, 5 giugno 2023, oltre all'ambiente compromesso c'è in più un’aggravante: al governo c’è un partito che mai, nel 1989, avrei immaginato potesse raggiungere il potere con tanto (effimero) consenso di base: o forse si sarebbe potuto e dovuto immaginare, tenendo conto che già in quelle elezioni il Movimento Sociale Italiano (partito incontestabilmente fascista e neofascista al tempo stesso) superò ampiamente, in termini di voti, la Federazione delle Liste Verdi o più semplicemente dei tanti, troppi panda innocui e rassicuranti.

E anzi, proprio per questo, a costante rischio di estinzione.

Oggi, nel pieno dell’età adulta, lascio scorrere l’ennesima surreale celebrazione provando a catturare con lo sguardo la memoria della mia camera da post-adolescente, tra un numero di Zut con le vignette sui socialisti e uno degli ultimi numeri di Ken Parker con uno dei racconti più belli mai letti (e ammirati) di uno sciopero sentito, vissuto, visceralmente combattuto.

François-René de Chateaubriand, alla fine del ‘700, affermò "Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire": secoli dopo, celebrazione dopo celebrazione, stiamo solo continuando ad accelerare il processo.

Già, dimenticavo… buona giornata mondiale dell’ambiente (e di altre trappole per i poveri di spirito) a tutte e tutti.

 

Francesco Scura '23

 

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