LGBTQ+ e il problema delle vocali

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Morgana Production
LGBTQ+ e il problema delle vocali
2:57
 

Lo sappiamo, questa è davvero difficile da seguire, ma, come nelle migliori tragedie, c'è qualcosa di così esilarante che non si può non provare a sintetizzare e raccontare.

 

Partiamo dall’inizio, che è domani, 10 giugno 2023, giorno del Roma Pride, orgoglio necessario in una zoocietà (come la chiamava Mafalda) di cavernicoli e subumani che sono rimasti al tempo del fuoco e, forse, della ruota, insomma, quando la preistoria sembrava un'interessante novità.

Una gloriosa e fascista marcia (indietro)

La Regione Lazio, ormai noto covo di irriducibili e faziosi progressisti, inizialmente concede il patrocinio all’evento, per poi fare una gloriosa e fascista marcia (indietro) con tanto di proclama dell'attuale presidente Francesco Rocca: sarà che hanno letto (e provato a capire) la frase "Un grido di resistenza, un grido di esistenza", sarà che forse pensavano a un qualche orgoglio calcistico locale, sarà poi che il campionato è appena finito, ma alla fine il patrocinio è stato revocato.

Anzi, non esattamente: è stato revocato dopo la denuncia del gruppo Pro Vita, brillante opportunità di aggregazione sociale e crescita collettiva che, tra le ultime iniziative, ha preso di mira il nuovo terrorismo armato di Topolino e Paperino (e di tutta Walt Disney) stilando un elenco di cartoni animati LGBT, ma senza la "Q" (antagonista e pure maiuscola) e il "+", perché troppo difficili da trovare sulla tastiera.

Andiamo avanti: nel brodo primordiale della Regione Lazio, l’attuale presidente non solo revoca il patrocinio, ma pretende le scuse da parte del portavoce del Roma Pride, anche se nessuno capisce bene di cosa (chi) dovrebbe scusarsi... di aver chiesto il patrocinio? Di averlo inizialmente ottenuto? Che in LGBTQ+ manchino le vocali?

Chiedersi scusa da soli

Non si sa, ma la storia prosegue e arriva fino a oggi, quando Francesco Rocca sublima le vette dell’ostacolo creativo affermando: "Chiedo scusa a me stesso per essere caduto nella provocazione".

L'attuale presidente di una Regione di quasi sei milioni di cittadini italiani si chiede scusa da solo, e tutti noi, mano nella mano anche noi con il nostro amico immaginario, aspettiamo trepidanti che scoppi la pace tra il presidente e se stesso (medesimo).

Probabilmente, da un mondo lontano, Norma e Norman Bates ci guardano con la purezza e l’invidia di chi riconosce il genio superiore, anche loro con l’umiltà di essersi perdonati da soli.

 

DISCLAIMER LEGALE, MOLTO LEGALE

Secondo le più documentate ricerche scientifiche, guardare l’immagine con tutte quelle freccine e gli altri simboli del demonio potrebbe farti esplodere la testa.

A meno che il gruppo Pro Vita, la Madonna di Trevignano o il partito di governo non veglino su di te.

 

Francesco Scura '23

 

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